“Nasconditi presso al torrente Cherit, che è di fronte al Giordano” (I Re 17:3)

Dio guida così il profeta Elia, a rischio di vita sotto il regno di Acab. Eppure, il fiume Giordano avrebbe provveduto acqua costantemente, garantendo questa vitale risorsa ben più di un torrente; questo infatti dipende dalle piogge e dalle nevi che si sciolgono dai monti: oggi può scorrere e domani potrebbe ghiacciarsi o prosciugarsi, come avvenne al torrente Cherit che si seccò. Tuttavia, al fine di nascondersi da gente ostile, è più facile trovare rifugi tra le rocce montagnose piuttosto che negli spazi aperti limitrofi ad un fiume.
Impariamo così che se, per preservarci dal male, il Signore ci dirige verso situazioni che risultano essere meno sicure di altre o più sfavorevoli alla vita materiale, allora possiamo profondamente confidare che la sua protezione sarà accompagnata dalla sua provvidenza. D’altronde, vi sono minacce più sottili ma non meno pericolose di persone ostili alla nostra fede.
La prosperità scontata può distogliere da Dio la nostra fiduciosa e devota dipendenza.
Se Dio oggi ti chiama al torrente, non rifugiarti presso un fiume. Impara a confidare sempre ed unicamente nel Signore del cielo e della terra, a prescindere che le circostanze si presentino favorevoli o si prospettino sfavorevoli.

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana