E Gesù a lui: “Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette” [Matteo 18:22]

PERDONARE SENZA CALCOLI

Rispondendo a Pietro, Gesù pone enfasi sull’aspetto qualitativo del perdono spirituale. L’amplificazione del Signore non mirava a contenere il perdono comandato ai discepoli entro circa cinquecento passi di paziente misericordia, ma dava l’idea di una pista spirituale nella quale l’amore di Cristo in noi può prendere velocità per slanciarsi e finalmente elevarsi per amare e perdonare senza computi né calcoli.

Questo è possibile in virtù della rigenerazione spirituale, perciò è richiesto ai figli di Dio. È possibile perché ogni credente realizza la potenza del sacrificio del Redentore, il quale ha perdonato chiedendo al Padre, già mentre era sulla croce, di perdonarci. Ecco come perdona il Signore. Facciamo così anche noi, rivestendoci della misericordia divina: perdoniamo chiedendo al Padre celeste di perdonare. Il nostro perdono verso i peccatori non si riserverà dei crediti da esigere e non risulterà un sommario buonismo umano. Sarà invece un’attuazione pratica della volontà di Dio, una espressione della sua grazia e non della nostra. Sarà profondo, gratuito e completo, come il perdono che abbiamo ricevuto da Cristo.