Mercoledì 11 giugno 2025
Egli avrebbe bramato sfamarsi con i baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava [Luca 15:16]
LA SCELTA DEL NOSTRO NUTRIMENTO
Il racconto del figlio prodigo ci invita a riflettere sui diversi tipi di “cibo” che scegliamo di assimilare nella nostra vita. Dopo aver abbandonato la casa paterna per una vita di eccessi, il giovane si ritrova a desiderare i baccelli del carrubo, un alimento per gli indigenti, che durante le carestie diventava l’unica risorsa disponibile. Questo frutto, pur richiamando nella sua dolcezza il ricordo della casa, non riesce a colmare il vuoto lasciato dall’affetto familiare e dalla comunione perduta.
La consapevolezza del pane abbondante a casa del padre spinge il giovane a meditare sul suo errore e a decidere di farvi ritorno, dove viene accolto con gioia e festeggiato con il vitello grasso, simbolo di perdono e accoglienza. Questo episodio evidenzia che, nonostante le cadute, il padre è sempre pronto a offrire il meglio ai figli che tornano pentiti.
Contrasta con questa immagine di misericordia la figura del figlio maggiore, che, sebbene fisicamente presente in casa, si nutre di arroganza e presunzione, incapace di gioire per il ritorno del fratello e pretendendo come suo diritto un capretto.
Il quesito che emerge da questa parabola è fondamentale: quale tipo di “cibo” scegliamo? Quello che sazia momentaneamente lasciandoci poi vuoti e insoddisfatti, o quello che ci riempie e ci nutre profondamente, conducendoci alla vera felicità e appartenenza?