“Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato” (Salmo 39:3)

Dovrebbe essere la normale sequenza che anima la testimonianza cristiana: parlare del Signore perché Egli ha parlator al nostro cuore. Tanti enunciano una fredda teologia che non riflette alcuna comunione con il Padre celeste.
Molti altri si scaldano propugnando errate convinzioni mai sottomesse all’insegnamento biblico, animati da sole passioni umane. Fuochi spenti che parlano di Dio, ma non da parte di Dio.
Quello che scarseggia, purtroppo, è la pratica di una quotidiana meditazione della Bibbia.
Con la stessa forza, essa è capace di spegnere distruttive brame carnali e far scoccare scintille spirituali, soffiando su quel fervore per la santità di Dio che eleva l”anima.
Desideri contrastanti stanno agitando il tuo spirito, sentimenti struggenti fanno attrito nel tuo cuore, che si ritrova nel buio più gelido. È tempo di lasciarsi affrancare dalla tiepidezza cristiana. Il Signore è pronto ad accendere in te un nuovo fuoco di consacrazione per la testimonianza dell’Evangelo.
Un fuoco santo che non consuma, ma scioglie il mutismo pauroso illuminando la mente con la verità di Dio e scaldando lo spirito con il suo amore.
Se non vuoi più soltanto surriscaldarti per quanto odi e vedi in questo mondo, impara a ritirarti ogni giorno nella meditazione, aprendoti per ascoltare la viva voce del Signore. Come quei discepoli affrancati da una fede ormai spenta, potrai anche tu affermare con altri credenti: “Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentre egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?” (Luca 24:32).

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana