Le Prescrizioni Bibliche sul Sangue

Riguardo all’uso del sangue tra i credenti, sono stabilite dottrine e tenuti comportamenti anche radicali ed estremisti. Spesso questo è accaduto perché le prescrizioni bibliche sul sangue sono state indebitamente generalizzate. In realtà, l’insegnamento della Parola di Dio sull’argomento è molto specifico e conduce ad atteggiamenti fermi, ma equilibrati.

 

ASSOCIATO AGLI ALIMENTI

Sotto la Legge, il divieto di mangiare il sangue è assoluto (Lev. 3:17; 17:12).

Quando gli animali venivano usati unicamente come cibo, il loro sangue era sparso per terra, come acqua; ciò ricordava il rispetto per la vita, quale dono di Dio (Lev. 17:13-14; Gen. 9:3-4; Deut. 12:23-24).

Nel Concilio di Gerusalemme gli apostoli e gli anziani della Chiesa mantengono in vigore la proibizione di mangiare il sangue degli animali che non fuoriusciva quando erano soltanto soffocati, con l’esortazione finale a stare sani ovvero in buona salute (Atti 15:28-29).

Mangiare carne cruda con il sangue causava la trasmissione di morbi innocui per gli animali, ma letali per l’uomo; non a caso, il divieto di ingerire sangue è legato ad altre norme igieniche, come il divieto di mangiare carni infette o in possibile putrefazione (Lev. 7:24-27). 

 

ASSOCIATO AI RITUALI

I pagani bevevano il sangue delle libazioni offerte ai loro dèi (Sal. 16:4).

Il Signore non permette al Suo popolo la profanazione del mezzo raffigurante l’espiazione spirituale e quindi versato attorno all’altare dei sacrifici come via alla remissione dei peccati (Lev. 17:10-11; Sal. 106:36-40; Ebr. 9:22).

Tale esclusiva funzione la sacra doveva essere rispettata dagli uomini e, quindi occorreva appartarla da qualunque altro uso comune. La motivazione del divieto era soprattutto di ordine profetico sotto la Legge ed è anche di tipo spirituale nel nuovo Patto, poiché il sangue rappresenta la perfetta espiazione compiuta da Cristo (Ebr. 9:11-12; I Pie. 1:18-20).

 

ASSOCIATO AI CRIMINI

I sanguinari sono accomunati alla condanna dei ladri, perché derubano del supremo dono divino: la vita (Sal. 5:6; 55:23).

Perciò il re Davide, reo di aver causato l’omicidio di un suo affezionato soldato, prega con il cuore spezzato (Sal. 51:14).

Il divieto di spargere il sangue è assoluto per quanto riguarda l’omicidio poiché il bene più prezioso (Gen. 9:5-6; Atti 15:29).

 

ASSOCIATO ALLA SOLIDARIETÀ: LE TRASFUSIONI

La Parola del Signore, invece, esorta a donare per amore Suo il nostro bene più prezioso per la vita altrui (I Giov. 3:16).

Nel sangue sta la vita …” Il sangue umano è un prodotto naturale non riproducibile artificialmente: l’unico modo per rimpiazzarlo è attingere alle riserve ematiche derivanti dalla donazione volontaria.

Donare sangue risulta una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri che permette di salvare preziose vite umane, persone create a immagine di Dio (Giov. 15:13; I Tess. 2:8).  

 

Alessandro Cravana

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