CURA E TRASCURATEZZA
“Vi sembra questo il tempo di abitare le vostre case ben rivestite di legno, mentre questo tempio giace in rovina?” (Aggeo 1:4)
Queste comode e calde abitazioni contrastavano con il penoso stato di abbandono in cui giaceva il tempio. Nulla di sorprendente se non si considerasse che il tempio in questione è quello consacrato al Signore e che le persone esortate dal profeta Aggeo sono quei giudei che il Signore stesso ha riscattato dalla deportazione babilonese e condotto nuovamente in una terra prosperosa.
Ora, è bello vedere come certi credenti, benedetti dal Signore, sono tanto accurati, precisi e volenterosi per la propria casa e per gli affari della loro famiglia. La loro dimora, così pulita ed ordinata fa onore al Signore ed anche ad essi. Tuttavia, quel che risulta sorprendente, talora sconvolgente, è costatare come proprio quelle stesse diligenti persone possano essere tanto trascurate per la propria anima e svogliate verso l’Opera del loro Redentore.
E noi? Abbiamo un rapporto equilibrato tra casa nostra e la casa di Dio? Il Signore ci aiuti ad ammettere ogni condotta contraddittoria con la fede, ci guidi a rintracciarne il degrado spirituale nel santuario visibile soltanto a Dio: il nostro cuore. Tale sincera cura sarà benedetta oltre ogni umana immaginazione e non potrà che risalire nelle vette della vita cristiana. Si, grazie a una rinnovata scala di priorità, di valori che riconsegna al Regno di Dio la prima e più accurata ricerca.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana